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      Vi hanno cominciato a piantar quella erba che diventa in un anno cosí grande che par arbore, e fa quelli raspi a modo di fichi che in Alessandria di Egitto, come ho inteso, chiamano muse; in detta isola la domandano abellana.
     
     
      La causa che le stagioni di questa isola sono differenti dalle nostre,
      e quai tempi siano nocevoli ai negri e quali agli uomini bianchi.
     
      Le stagion di tempi in questa isola sono molto differenti da quelle che abbiam noi, e questo causa il sole, che vi passa due volte l'anno perpendicular sopra, cioè il marzo e il settembre: nelli quali tempi si vede quel che opera il sole di continuo dove va, che è tirar vapori a sé del mare e risolvergli in pioggia, perché in questi tempi che 'l sol v'è perpendiculare, di continuo si vede l'aer fosco e nubiloso e piover grandemente, e come il sol si allontana cosí i giorni diventano piú chiari e sereni. E per questo gli abitanti reputano il marzo e settembre come duoi inverni, per le acque e pioggie e giorni nubilosi. Alcuni mesi veramente chiamano mesi di vento, e questi sono il maggio, giugno, luglio e agosto, che 'l sol si trova in li segni settentrionali: e allora tirano li venti d'ostro, sirocco e garbin, che sono li venti proprii e peculiari di detta isola, perché greco, tramontana e maestro non si sentono, avendo tutta la parte dell'Africa che la copre e non li lascia sentir, e anco il corpo del sole non li lascia penetrar. Ma, come è detto, quando nei detti mesi tirano li detti venti, quali si sentono freschi, alli negri che abitano in detta isola, andando nudi, questo tal fresco è molto contrario alla loro complessione, che sono secchi come legni e senza carne; e ogni poco di fresco gli trapassa, e molti di loro si ammalano e muoiono.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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