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      Della natura e costumi della gente di questo paese, e della gran lussuria di quelle donne.
     
      Questo paese è piú abitato di niuno che per alcun tempo io abbia veduto, e le genti sono molto dimestiche e mansuete, non offendono alcuno, vanno del tutto nude come la natura le ha partorite: nude nascono e nude poi moiono. Hanno i corpi molto ben formati, e di modo fatti a proporzione che possono meritamente esser detti proporzionati; il colore inchina alla rossezza, e ciò aviene perché, essendo nudi, facilmente sono riarsi dal caldo del sole; hanno i capelli negri, ma lunghi e distesi. Nel camminare e ne' giuochi sono quanto altri che siano sommamente destri. Hanno la faccia di bello e gentile aspetto, ma la fanno divenir brutta con un modo incredibile, percioché la portano tutta forata, cioè le gote, le mascelle, il naso, le labbra e gli orecchi, né di un solo e picciol foro, ma di molti e grandi, che tal volta ho veduto alcuno aver nella faccia sette fori, ciascuno de' quali era capace di un susino damasceno. Cavatane via la carne, riempiono i fori di certe pietruzze cilistre, marmoree o cristalline, o di bellissimo alabastro o di avorio o di ossi bianchissimi, secondo la loro usanza fatte e lavorate assai acconciamente. La qual cosa è tanto inusitata, noiosa e brutta, che nella prima vista pare un mostro, cioè che uomo alcuno porti la faccia riempiuta di pietre, forata di molti fori. E se è cosa degna di credere che si trovi chi abbia sette pietre nella faccia, ciascuna delle quali trapassi la grandezza di mezo palmo, niuno è veramente che non ne prenda maraviglia, se pur attentamente considera seco medesimo queste cose tanto mostruose: e nondimeno sono vere, percioché alle volte ho osservato le dette sette pietre esser di peso quasi di sedici oncie.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094