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      Si vede quivi ogni sorte di leoni, di orsi e d'altri animali; gli arbori quivi crescono in tanta altezza che apena si può credere. Si astengono adunque di andar nelle selve, percioché che, essendo nudi e disarmati, non potrebbono sicuramente affrontarsi con le bestie.
     
      Della temperanza dell'aere e fertilità del paese.
     
      Il paese è molto temperato, fertile e sommamente dilettevole; e benché abbia molte colline, è nondimeno irrigato da infiniti fonti e fiumi, e ha i boschi tanto serrati che non vi si può passare, per l'impedimento degli spessi arbori: in questi vanno errando animali ferocissimi e di varie sorti. Gli arbori e i frutti senza opera di lavoratori crescono di propria natura, e hanno ottimi frutti in grandissima abbondanza, né alle persone sono nocevoli, e sono anche molto dissimili dai nostri. Similmente la terra produce infinite erbe e radici, delle quali ne fan pane e altre vivande; dei semi ve ne sono di molte sorti, ma non sono punto simili a' nostri.
      Il paese non produce metallo alcuno salvo che oro, del quale ve n'è grandissima copia, benché noi in questo primo viaggio non n'abbiamo portato niente: ma di questa cosa noi ne avemmo certezza da tutti i paesani, i quali affermavano questa parte abbondar di oro, e spesse fiate dicevano che appresso di loro è di poca stima e quasi di niun pregio. Hanno molte perle e pietre preziose, come avemo ricordato disopra. Le quai tutte cose quando io volessi raccontar partitamente, per la gran moltitudine di esse e per la lor diversa natura, questa istoria diventerebbe troppo grande opera, percioché Plinio, uomo perfettamente dotto, il quale compose istorie di tante cose, non giunse alla millesima parte di queste, e se di ciascuna di loro gli avesse trattato, averia in quanto alla grandezza fatto opera molto maggiore, ma nel vero perfettissima.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Plinio