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      E che gli anni passati, quando era pace nel paese, le navi della Mecca e di Zidem e di molte altre parti levavano di detta mina detti duo milioni, e che loro hanno libri e scritture anche, che la mina donde il re Salomone di tre in tre anni levava tanto oro era questa medesima, e che la regina Saba, che portò al detto re sí gran presente, era naturale delle parti d'India. Similmente li detti Mori detteno all'ammirante una palla di mirra fina, e oltre di ciò gli dissono che, avendo pace dentro fra terra, che ogni anno potrebbono avere in detta mina dugento cantara di detta mirra.
     
      Di Quilloa e Mombazza.
     
      E adí 26 del detto mese partimmo, e menavamo con noi uno pilotto nero, il quale ci disse che ci costerebbe dieci crociati per mettere tutte dua le navi in Quilloa. E drizzammo nostro cammino a tramontana, perché quella costa corre mezzodí e tramontana, e di notte ci allargavamo in mare una quarta, e il dí tornavamo a riconoscer terra. E come fummo camminati quarantacinque leghe, vedemmo una terra ch'aveva tredici o quattordici poggetti alti, e tre o quattro de' piú alti appuntati; e vedemmo a lungo di detta costa molte isolette, e andammo sopra la terra di Quilloa, e non vi volemmo entrare perché non v'era l'ammirante. E innanzi che giungessimo a detta terra, vedemmo certe montagne alte e credemmo che fusse Quilloa, e facemmo dimora, e l'altro dí andammo al nostro viaggio: e quando conoscemmo che non era Quilloa, andammo costeggiando e vedemmo una torre bianca, e dissonci che quella si chiama Quilloa vecchia, e che quivi è una picciola terra, e pare che sia in una isola.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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