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      E dipoi l'altro dí si viddono, e non menò il re seco tanta gente come prima, non ostante che quella venne benissimo in ordine secondo l'usanza loro, e non con tante cerimonie come il re di Cananor: solamente quattro o cinque uomini, armati colle spade e le targhe e lancie e archi e freccie. L'ammirante dette al re certi pezzi di vaselli di sua mano d'argento dorati, che parevano massicci d'oro, lavorati, cioè bacini grandi da lavar le mani e mescirobe e saliere e altri ricchi pezzi, e una seggiola di stato reale, guarnita d'argento con molti lavori, che 'l re nostro li mandava. Medesimamente il re dette all'ammirante assai gioie, grandi e molto ricche, e alsí ne dette ai gentiluomini e capitani che andorono con lui, ma non di cosí gran valuta.
      E il dí dinanzi che s'abboccorono, vennon di Calicut 3 delle nostri navi, che menavano all'ammirante uno ambasciatore di Cananor che, per comandamento del detto re, venne con un zambuco a Calicut a richiedere che lo menassino all'ammirante. Pel qual il detto re li mandava a dire ch'egli mandasse a Cananor qualche nave portoghese e che gliene caricarebbe per il prezzo che in Cocchin li dessino le spezie, e che lui medesimo piglierebbe delle nostre mercanzie per li prezzi che in Cocchin varranno, e che volendo l'ammirante alcuna securtà, che 'l medesimo imbasciadore restarebbe lui proprio alla nave per istatico. E a tal causa l'ammirante vi mandò due navi, e menorono con loro il detto imbasciadore.
     
      Come quelli di Calicut armorono secretamente in un fiume 20 zambuchi, e li nostri, seguitando certe almadie de pescatori, furono all'improviso fieramente assaltati, e un bombardier, tirando ad una almadia, mandò sottosopra il zambuco capitano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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