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      L'ammirante, adí 15 di zugno, venne alla nostra nave e volle vedere la panatteria, e dette giuramento a certi uomini che vennono con lui che li dicessino quanto pane poteva essere in detta panatteria: e per detto giuramento dissono che pareva loro che vi fusse dalli 25 a 30 cantari di pane, e che non le passavano; e là dove eravamo fino a Portogallo sono piú di 2300 leghe. Veduto l'ammirante come noi e la Letoa nova e la Iulia avevamo poco pane e vino, e non punto d'olio, salvo uno poco per la caldaia, né punto di mele, né carne né pesce né legumi, ci comandò che tutti noi 3 ci partissimo per Portogallo, perché già lui era ad ordine per partire fra due o tre dí.
     
      Come, partitisi da Monzambique per la volta di Portogallo,
      scontrorono alcune navi de Portoghesi che andavano in India, e delle nuove che dettero loro.
      E come viddero una isola non ancora scoperta.
     
      E visto che l'ammirante ci comandò che noi partissimo per Portogallo, di che avemmo grandissimo piacere, ci partimmo dinanzi al detto porto di Monzambique uno venere da mattina a buon'ora, adí 16 di zugno, con tristo vento, volti ora al mare e ora alla terra. Lunedí adí 3 di luglio, andando noi costeggiando e giudicando essere al capo della Guglia, cominciò una gran tormenta di vento ponente, ed era sí grande ch'era cosa maravigliosa a vedere: in modo che raccogliemmo tutte le vele e restammo con un pappafico basso a mezzo albero, e perché era molto piccolo, stemmo cosí con esso fino a due ore innanzi dí, con la prua al mare.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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