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      E cosí partiti, faccendo il cammino all'isola degli Astori, non potemmo averla e andammo di lungo a Lisbona. E come avemmo vista delle rocche di Sintra, 5 leghe da Lisbona, mandammo avanti la nave che avevamo fatta tornar indietro, a fare a sapere al re che noi eravamo quivi, che ci mandasse ordine dove avessemo a surgere. La nave andň dentro e noi fuori, e 'l vento contrario; e la gente negra ch'avevamo tolta, come sentitero il freddo, s'erano morti. E di nuovo stando per entrare nel porto, con vento contrario, ce n'andavamo in fondo: e stemmo a tal partito che, se soprastavamo piú mezzo dí, ci saremmo sommersi davanti a l'uscio. Pure entrammo dentro, adí 15 di settembre 1504, dove ci fu fatto bellissimo raccoglimento: e ben son certo che, per molte allegrezze avessino, che la nostra fu molto maggiore.
      Scordami dirvi i modi e costumi di Melibari e gentili dell'India, li quali per mancamento di buona memoria avevo dimenticato. Li detti gentili sono idolatri, né mangiano carne né pesce né uova, né cosa che tenga sangue; solo mangiano risi ed erba. Sono uomini netti e puliti, e quelli che son ricchi abitano in case di mattoni e calcina, ben lavorate. Tengono le vacche per loro dio, sí che ve n'č assai abbondanza per tutta la terra. Questo č quanto abbiamo compreso e di tanto vi fo fede, che Dio cresca la vita de V.S. per lungo tempo.
     
     
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      Itinerario di Lodovico Barthema
     
     
      Discorso sopra lo itinerario di Lodovico Barthema.
     
     
      Questo Itinerario di Lodovico Barthema bolognese, nel qual tanto particularmente si narrano le cose dell'India e isole delle speciarie, che da niun degli antichi si trovan scritte cosí minutamente, č stato molti anni letto con infiniti errori e incorrezioni; e ancor nell'avvenir cosí si leggeria, se 'l nostro Signor Iddio non ne avesse fatto venir alle mani un libro de un Cristoforo di Arco, clerico di Sibillia, il quale, avendo avuto un esemplar latino di detto viaggio, tratto dal proprio originale dirizzato al reverendissimo cardinal Carvaial di Santa Croce, lo tradusse in lingua spagnuola con gran diligenzia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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