Pagina (922/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ci facemmo forti nel detto monte, e facemmo le mura de' nostri camelli: e li mercadanti stavano in mezzo de' detti camelli e noi continuamente stavamo a scaramuzzare, di modo che ci tennero assediati duoi giorni e due notti, e venimmo a tanto che noi e loro non avevamo piú acqua da bere. Loro ci avevano circondato il monte intorno intorno di gente, con dire che ci volevano rompere la carovana; e per non aver piú a combattere, fece consiglio il nostro capitano con li mercanti mori, e li donammo mille e ducento ducati d'oro. Essi pigliarono i danari, e dissero poi che diecimila ducati non pagariano la sua acqua: e noi conoscevamo che volevano altro che danari. Il nostro capitano, che era prudente, fece far un bando per la carovana, che tutti quegli uomini ch'erano buoni a pigliar arme non andassero a cavallo sopra li cammelli, ma che tutti pigliassero l'arme loro. La mattina seguente mettemmo tutta la carovana innanzi, e noi Mammalucchi rimanemmo drieto: e in tutti eravamo trecento persone. E cominciammo a buon'ora a combattere: furono ammazzati de' nostri un uomo e una donna con gli archi, e non ci fecero altro male, e noi ammazzammo di loro milleseicento persone. Né è da maravigliare che noi ne ammazzammo tanti: la causa fu che loro erano tutti nudi e a cavallo senza sella, di modo ch'ebbero carestia di ritornare alla via loro.
     
     
      Di una montagna abitata da giudei, e della città di Medina Thalnabi.
     
      In termine d'otto giorni con gran piacere trovammo una montagna, la qual mostra di circuito 10 over 12 miglia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Mammalucchi Medina Thalnabi