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      E cominciammo a camminare per ostro, cioè mezzogiorno, e trovammo un pozzo bellissimo nel quale era gran quantità di acqua, il qual pozzo dicono li Mori che lo fece santo Marco evangelista per miracol di Dio, per necessità di acqua ch'è in que' paesi: il qual pozzo rimase secco alla partita nostra.
      Non vorrei mandar in oblivione il trovar del mar dell'arena, qual lassammo davanti che trovammo la montagna de' giudei, pel qual camminammo cinque giorni e cinque notti. Or intenderete in che modo sta questo. Questa è una campagna grandissima piana, la quale è piena d'arena bianca minuta come farina, dove, se per mala ventura venisse il vento da mezzogiorno, come viene da tramontana, tutti sariamo morti; e con tutto che noi avevamo il vento a nostro modo, l'uno con l'altro non se vedevamo di lungi 10 passi. E gli uomini che vanno a cavallo sopra li cammelli sono serrati in certe casse di legno, e per certi busetti piccoli ricevon l'aere, e ivi dormono e mangiano; e li pilotti vanno innanzi con bussolo, sí come andassero per terribil mare. E qui morirono gran gente per la sete, e gran parte ne morí perché, quando cavammo l'acqua, beverono tanto che creporono. E qui si fa la mumia. E quando tira il vento di tramontana, questa arena si coaduna ad un lato d'un gran monte, il qual è un brazzo del monte Sinai: al qual come arrivammo, trovammo una colonna fatta con gentil arte e a forza di mano, la qual chiamano porta; a man manca sopra il detto monte è una grotta molto lunga, nella quale è una porta di ferro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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