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      Qui non si adoperano cavalli né muli né camelli né asini; adoperasi qualche elefante, ma non per combattere. E in altro luoco si dirà de una fortezza che 'l re di Canonor fece contra i Portogallesi. Questa terra è di gran tratto, e ogni anno sogliono venire dugento navilii di diversi paesi.
      Passati alquanti giorni, pigliammo il cammino verso il reame di Narsinga, e camminammo quindeci giornate per terra ferma alla volta di levante, e arrivammo ad una città chiamata Bisinagar.
     
     
      Di Bisinagar, città fertilissima del reame di Narsinga in India.
     
      La detta città di Bisinagar è del re di Narsinga, ed è grandissima e con forti muraglie, situata in una costa di monte e di circuito di sette miglia intorno, e ha tre cerchi di mura. È terra di gran mercanzia e molto fertile, dotata di tutte le gentilezze possibili ad essere. Ha il piú bel sito e il piú bello aere che mai si vedesse, con certi luochi da cacciagioni molto belli, e similmente da uccellare, di modo che pare un altro paradiso. Il re di detta città è gentile con tutto il suo reame, cioè idolatri, ed è potentissimo e tiene continuamente quarantamila uomini da cavallo. Ed è da sapere che uno cavallo vale almanco trecento, quattrocento e cinquecento pardai, e alcuni sono comprati ottocento pardai, perché li cavalli non nascono lí, e manco vi si trovano cavalle femine, perché quelli re che tengono li porti del mare non le lassano menare. Tiene ancora il prefato re quattrocento elefanti, quali gli adopera quando vuol far guerra, e molti camelli, dromedarii, che corrono molto velocemente in ogni bisogno del re.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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