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      Della natura degli elefanti.
     
      E a questo proposito mi par luoco molto opportuno di narrar qualche cosa della natura degli elefanti, per la promessa ch'io ho fatta di sopra: e cosí io dico che 'l detto animal è di tanto ingegno, discrezion e memoria, che vi manca poco ad esser animal razionale, e ha la maggior forza che animal che sia sopra la terra. Gl'Indiani, quando voglion andar alla guerra, mettono al detto animal una bardella, al modo che portano li muli del reame di Napoli, stretta di sotto con due catene di ferro: sopra la detta bardella porta per ogni banda una cassa grande di legno molto forte, e per ogni cassa vanno tre uomini. E infra le casse e il collo dell'elefante mettono un tavolone grosso mezzo palmo, e infra le casse e sopra il tavolone va un uomo a cavallo, il qual parla allo elefante, perché gli ha piú sentimento e maggior memoria che animale che sia nel mondo, e intende tutto ciò che se li dice: e questo si cognosce vedendo il piacer che 'l si prende di esser laudato. Sí che sono in tutto sette persone che vanno sopra detto elefante, e vanno armati con camicie di maglia e con archi e lance, spade e rotelle, e similmente armano l'elefante di maglia, massime la testa e la tromba, e alla tromba legano una spada lunga due braccia, grossa e larga quanto è la mano d'un uomo. E cosí combattono, e quello che li va sopra il collo li comanda: «Va' innanzi», o: «Torna indrieto», «Da' a questo», «Da' a quello», «Non li dar piú», e questo intende come se fusse una persona umana.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Indiani Napoli