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      Usa ancora questo re un altro costume, che quando muore uno che sia suo parente, finito che è l'anno del corruccio, manda ad invitare tutti li principali Bramini che sono nel suo regno, e alcuni ancora ne invita di altri paesi, e venuti che sono, fanno per tre giorni grandissimi conviti. Il mangiar loro è risi fatti in piú modi, carne di porco salvatico e di cervo assai, perché sono gran cacciatori. In capo di tre giorni il detto re dà a ciascuno delli Bramini principali tre, quattro e cinque pardai, e poi ogniuno torna a casa sua, e tutti quelli del regno del re si radono la barba per allegrezza.
     
     
      Come alli 25 di decembre viene gran numero di gente appresso a Calicut a pigliare il perdono.
     
      Appresso a Calicut v'è un tempio in mezzo d'un tanco, cioè in mezzo d'una fossa d'acqua morta, il qual tempio è fatto all'antica con due mani di colonne, come è San Giovanni Fonte di Roma, nel qual tempio è uno altare di pietra dove si fa il sacrificio, e infra ciascuna delle colonne del circuito da basso sono alcune navicelle di pietra, le quali sono lunghe duo passi e sono piene d'un certo olio che si chiama enna. Intorno alla ripa del detto tanco v'è grandissima quantità di arbori tutti d'una sorte, né si potriano contar i lumi che a detti arbori sono accesi; sono similmente intorno al detto tempio lumi di olio in grandissima copia. E quando viene il dí di 25 del mese di decembre, tutto il popolo intorno a quindeci giornate, cioè li Naeri e Bramini e altri, vengono a far questo sacrificio per aver questa indulgenzia, e prima che facciano il sacrificio tutti si lavano nel tanco.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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