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      Le case di questa città sono ben murate; il sito suo è bonissimo ad usanza de' cristiani, e vi nasce ancora di buon grano e bombagio. Quivi ancora si fa seta in grandissima quantità; verzino vi si truova assai e frutti in gran copia, e alcuni a modo di pomi e peri nostri, e aranci, limoni, cedri e zucche abbondantemente. Qui si veggono giardini bellissimi, con molte gentilezze dentro.
     
     
      Degli animali domestichi e salvatichi di Tarnassari.
     
      In questo paese di Tarnassari sono buoi, vacche, pecore e capre in gran quantità, porci salvatichi, cervi, caprioli, lupi, gatti che fanno il zibetto, lioni, pavoni in gran moltitudine, falconi, astori, pappagalli bianchi e di un'altra sorte, che sono di sette colori bellissimi. Qui sono lepori, starne non al modo nostro. V'è ancora qui un'altra sorte di uccelli pur di rapina, assai piú grandi che non è una aquila, del becco de' quali, cioè della parte di sopra, se ne fanno manichi di spada e di coltelli: il qual becco è giallo e rosso, cosa molto bella da vedere; il color del detto uccello è negro e rosso, e ha alcuna penna bianca. Qui nascono le maggior galline e galli che mai abbia visto, in modo che una di quelle è maggior che tre delle nostre.
      In questa terra in pochi giorni avessemo gran piacere di alcune cose che vedemmo, e massime che ogni giorno, nella strada dove stanno li mercatanti mori, si fanno combattere alcuni galli, e li patroni di quelli galli giuocano cento ducati a chi meglio combatterà. E vedemmo combattere a duoi cinque ore di continuo, in modo che alla fine tutti duoi rimason morti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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