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      Vedendo questi duoi cristiani, veramente mai non ebbi la maggior allegrezza. Essi e io andavamo nudi ad usanza del paese. Io li dimandai s'erano cristiani; rispose Giovanmaria: «Sí, semo ben noi», e poi Pietroantonio dimandò a me s'io era cristiano. Gli risposi di sí, laudato sia Dio: allora mi prese per la mano e menommi in casa sua, dove giunti cominciammo ad abbracciarci l'un l'altro e baciarci e piagnere. Veramente io non poteva parlar cristiano, e mi parea aver la lingua grossa e impedita, perché io era stato quattro anni che non avea parlato con cristiani. Quella notte stetti con loro, né mai alcun di noi poté mangiare e manco dormire, solamente per la tanta grande allegrezza che avevamo: pensate che noi aressemo voluto che quella notte avesse durato un anno, per ragionare insieme di diverse cose. Fra le quali io gli dimandai se essi erano amici del re di Calicut; mi risposero che erano delli primi uomini ch'egli avesse e ogni giorno parlavano con lui. Gli dimandai ancora che intenzione era la loro; mi dissero che volentieri sariano tornati alla patria, ma non sapevano per qual via. Io risposi loro: «Tornate per la via che sete venuti». Essi dissero che non era possibile, perché erano fuggitivi dalli Portoghesi, e che 'l re di Calicut gli avea fatti far gran quantità di artiglierie contra sua volontà, e per questo rispetto non voleano tornare per quella via, e dissero che presto si aspettava l'armata del re di Portogallo. Io li risposi che, se Dio mi facea tanta grazia ch'io potessi fuggir in Canonor, quando fusse venuta l'armata, ch'io farei tanto che 'l capitano del re li perdonaria; e dissigli che ad essi non era possibile fuggire per altra via, perché si sapea per molti reami che essi facevano artiglierie, e molti re aveano volontà di averli nelle mani per la virtú loro: e però non era possibile fuggire per altro modo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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