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      Diceva il mio compagno: «O Lodovico, costumasi cosí alla patria vostra?» Io risposi: «Quando l'infermo sta in estremo». Diss'egli che era buona ragione, che stando cosí spiccaria meglio la materia. Il povero ammalato gridava e diceva: «Non piú, non piú, ch'io son morto». E cosí, stando noi a confortarlo, o che fusse Dio o la natura, cominciò a far del corpo suo come una fontana. E subito lo calammo giuso, ed egli andò del corpo veramente mezzo barile di robba, e rimase tutto contento. Il dí seguente non avea né febbre né doglia di testa né di stomaco, e dipoi andò molte volte del corpo. L'altra mattina disse che li dolevano un poco i fianchi; io feci pigliar butiro di vacca, o vero di buffalo, e fecilo ugnere e infasciare con stoppa di canapo. Poi li dissi che, s'ei voleva risanarsi, bisognava ch'ei mangiasse due volte al giorno, e innanzi mangiare volevo che camminasse un miglio a piedi. Egli mi rispose: «Se non volete ch'io mangi piú di due volte il dí, presto presto io sarò morto», perché loro mangiano otto e dieci volte al giorno. Pareva a lui questo ordine molto aspro, pur finalmente egli si risanò benissimo, e questo dette gran credito alla mia ipocrisia: dicevano poi ch'io era amico di Dio. Questo mercatante mi volse dare dieci ducati, e io non volsi cosa alcuna, anzi detti tre ducati ch'io aveva alli poveri: e questo feci publicamente, perché essi conoscessero ch'io non voleva robba né danari.
      Doppo questo, beato quello che mi poteva menare a casa sua a mangiare, beato era chi mi baciava le mani e li piedi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Lodovico Dio Dio