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      E nel modo medesimo, se essi giugnessero salvi nella isola, la lor patria staria seicento anni felice e pacifica; ma se, spaventati dalla lunghezza del mare, si volgessero indrieto, come empi e cagione della ruina di tutta la sua gente sariano puniti con grandissimi supplicii. E dicono che li Negri stanno ai lidi del mare faccendo gran feste e sontuosi sacrificii, e coronando quelli che mandan via, accioché si faccia la solita espiazione e che i due uomini abbiano prospera navigazione.
      Iambolo adunque e il suo compagno, dopo il quarto mese, travagliati da molte fortune, furono trasportati all'isola sopra nominata, la cui forma era ritonda, di cinquemila stadii di circuito, cioè 625 miglia. Dove essendosi avicinati, alcuni degli abitanti andando loro incontro tiravano la barchetta a terra, altri correvano maravigliandosi della venuta de' forestieri, e benignamente e con amorevolezza gli riceverono, faccendo loro partecipi di quelle cose che si ritrovavano avere. Gli abitatori di questa isola sono molto differenti, nelle proprietà del corpo e nel modo del vivere, da quelli che abitano nei nostri paesi, che, ben che siano simili nella figura, nondimeno nella grandezza avanzano i nostri quattro cubiti. Le loro ossa si piegano alquanto e poi ritornano, a similitudine dei luoghi nervosi; hanno i corpi molli oltra misura, ma piú gagliardi e forti dei nostri, percioché, prendendo essi con le mani cosa alcuna, nessuno gliela potrà cavar fuor delle dita. Non hanno peli salvo che nel capo, nei sopracigli, nelle palpebre e nel mento: le altre parti del corpo sono tanto polite che non vi appar pur un minimo pelo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Negri