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      Vi si trovano serpenti di due braccia con le ali a modo di nottole, i quali volano di notte, e dove lasciano andar alcuna gocciola d'orina, ammazzano quel sopra di chi ella cade. Sonvi similmente scorpioni molto grandi con ale, e vi nascon molti arbori di ebano. I loro cani sono di tanta ferocità che, preso alcuno animal co' denti, non lo lasciano se non si getta lor dell'acqua nelle nari del naso, e son tanto gagliardi che tengono coi denti un lione e un toro, se s'attaccan al mostaccio, e quello non lasciano insino a tanto ch'ei muoia. Nasce ivi un fiume nella parte montana, detto Silia, e cosa alcuna (per leggiera ch'ella sia) non può star sopra la sua acqua, e per questo non si può navigare.
      Questo è quanto col debil nostro ingegno abbiamo potuto ritrarre e dai libri degli auttori antichi e dalle parole del gentiluomo portoghese sopra il viaggio di questo Iambolo mercatante.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Silia Iambolo