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      Dapoi, per ordine d'altri re, e principalmente del re don Giovanni secondo di questo nome, le giunsero fin al capo di Buona Speranza, il qual fu chiamato con questo nome percioché tutti quelli che avean gli anni passati navigato drieto quella costa tenevan per fermo ch'ella corresse verso mezzodí fin all'altro polo, e disperavan di poter trovar via di passare nell'Indie orientali: ma giunti che furon a detto capo e vedutolo voltar verso levante, lo chiamaron di Buona Speranza.
      Questo re fu il primo al qual fu portato la mostra di certo pepe cavato del regno de Benim sopra l'Etiopia, e fece abitar l'isola de S. Tomé, che era disabitata e piena di bosco, e vi mandò infiniti giudei a starvi e lavorar i zuccari. Ed essendo di sublime ingegno e non pensando mai ad altro se non come potesse far navigar le sue caravelle nell'India orientale, deliberò mandar per terra suoi messi a scoprir le marine dell'Etiopia, Arabia e India, della immensa grandezza e ricchezza della qual era molto ben informato e da diverse persone che vi erano state e da molti libri degli antichi, e massimamente da quello del magnifico messer Marco Polo, gentiluomo veneziano, il qual fu portato in Lisbona dall'illustre infante don Pietro, quando egli fu nella città di Venezia: e dicono l'istorie portoghesi che gli fu donato per un singular presente e che 'l detto libro, dapoi tradotto nella loro lingua, fu gran causa che tutti quelli serenissimi re s'infiammassero a voler far scoprir l'India orientale, e sopra tutti il re don Giovanni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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