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      Il qual Ormuz è isola nel sino Persico, e rispetto allo stretto non possono questi mercanti passar, se non fanno capo a Ormuz per pagare i dazii e pigliar securtà di navigare. E posto detto Ormuz in ventisette gradi; da mezogiorno e da ponente tiene l'Arabia Felice, dove è lo stretto di Baharem, loco dove si pescano le perle, ed è divisa da quella parte della Persia che vicina con Ormuz da tramontana per il fiume detto Tigris. Della città di Tauris e della Persia e dell'altre regioni, venendo sino al mare, è signore siech Ismael, detto fra noi Sofí, il qual dentro per terra ferma confina col re di Sanmarcante, che credo sia la regione de' Parti, In queste terre di Persia si trova il lapislazuli e le turchine. Da levante confina con la Carmania deserta, oggi detta Rasigut, abitata da corsali e latroni. L'altra fortezza tengono nell'isola di Goa detta di sopra.
      Fra Goa e Rasigut, o ver Carmania, vi è una terra detta Cambaia, dove l'Indo fiume entra nel mare. È abitata da gentili chiamati Guzzaratti, che sono grandissimi mercatanti. Vestono parte di essi all'apostolica e parte all'uso di Turchia. Non si cibano di cosa alcuna che tenga sangue, né fra essi loro consentano che si noccia ad alcuna cosa animata, come il nostro Leonardo da Vinci: vivono di risi, latte e altri cibi inanimati. Per esser di questa natura, essi sono stati soggiogati da' Mori, e di questi signoreggia un re maumettano, che tiene una pietra che, mettendola nell'acqua o in bocca, subito rimedia ad ogni veneno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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