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      Il qual Verzino per la parte di ponente dicono congiungersi con l'isole dette le Antile, del re di Castiglia, e con la terra ferma del detto re.
      Dalla parte di settentrione, per il sino Magno, navigano ancora a detta Malacha per spezierie i mercatanti della terra di Cina, e portano di loro terra musco, reubarbaro, perle, stagno, porcellane e sete e drappi di ogni sorte lavorati, damaschi, rasi, broccati di molta perfezione, perciò che gli uomini sono molto industriosi e di nostra qualità, ma di piú brutto viso, con gli occhi piccoli. Vestono a costume nostro, e calzano con scarpe e calzamenti come noi. Credo che siano gentili, avenga che molti dicono che tengano la nostra fede, o parte di essi. Quest'anno passato navigarono alla Cina nostri Portoghesi, i quai non furno lasciati scendere in terra, che dicono cosí essere costume, che forestieri non entrino nelle loro abitazioni. Venderono le lor mercanzie con gran profitto, e tanto dicono essere d'utilità in condurre spezierie alla Cina come a Portogallo, per esser paese freddo e costumarle molto. Sarà da Malacha alla Cina cinquecento leghe, andando a tramontana.
     
     
      De' costumi del re di Cina, e del presente fatto per l'ambasciadore del Sofí nominato siech Ismael al maggior capitano di Ormuz, dove si trovavano infiniti oratori delle regioni circonvicine.
     
      Il re di questa regione non si lassa mai vedere né parlar, eccetto che da un solo, e quando alcuno vuole espedizione o altra cosa, lo fa intendere a un deputato, e quello all'altro: e cosí va d'uno in altro, fino a cinquant'uomini, alle orecchie del re.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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