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      Il remedio era, nella ora di detti nembi, fermarsi sopra qualche costiera due ore, fino che l'impeto di detti nembi corra giú. E per grandi e terribili che questi fiumi si faccino per detti nembi, subito che l'acqua scorre fra quelle montagne e viene al piano, ella si disperde asciugandosi e non arriva al mare: e non potemmo sapere che fiume alcuno d'Etiopia entri nel mar Rosso, che tutti finiscono come arrivano nella terra piana e campagna. In queste montagne e rupi sono animali di diverse generazioni, sí come vedemmo, cioè elefanti, leonze, tigri, tassi, ante, cervi, senza numero, e di tutte le sorti, salvo che due, che non le viddi né udi' dire che vi fussero, cioè orsi e conigli. Vi erano anco uccelli di tutte le sorti che cantano che si possino imaginare, e anco perdici, quaglie, galline salvatiche, colombi, tortore, che coprivano il sole, e di tutte quelle sorti che sono nelle nostre parti, eccetto che non vi viddi né gazuole né cucchi. Per tutte queste fiumare e rupi, viddi infinite erbe odorate che non cognobbi, se non il basilico, che era infinito, e rendeva un molto buono e soave odore, e aveva la foglia di diverse sorti.
     
     
      Come Matteo li fece uscir di nuovo di strada, e li fece andar
      per boschi al monasterio della Visione.
      Cap. VIII
     
      Venendo la ora di riposarsi, Matteo determinò di farne uscire di nuovo fuora della strada maestra, per farne andare alla volta del monasterio della Visione per montagne e boschi foltissimi di arbori molto alti. Consigliatici noi con Framasqual, ne disse che il cammino al detto monasterio era di tal sorte che le nostre robbe, portandole in spalla, non vi si potriano conducere, e la strada che era quella delle carovane per onde vanno i cristiani e i mori sicuramente, senza che alcuno faccia lor dispiacere, e che manco fariano a noi, che andavamo per servizio del re.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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