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      Subito quel che dice la messa piglia un libro dall'altare, basciandolo, e lo dà a quello che ha da dire lo Evangelio, il quale abbassa il capo e dimanda la benedizione: la quale ricevuta, lo baciano quanti stanno appresso l'altare, e si porta a questo libro una candela, e quello che dice l'Evangelio lo legge come si ha detta la Epistola, molto correndo e alto quanto la lingua può dire e la voce portare. E tornando verso l'altare, nel cammino comincia similmente un altro canto, e quelli che con lui vanno lo seguitano; e arrivando all'altare, danno il libro a baciare a quello che dice la messa, e lo pongono nel suo luogo. E subito quello che dice la messa piglia il turribolo e incensa l'altare di sopra, e vanno molte volte intorno incensando. Compite queste volte d'incensare, torna all'altare e fa molte benedizioni con la croce, e in questo discopre la focaccia, che tien coperta in vece di sacramento, e la prende con ambe le mani; e levando la destra, la focaccia rimane nella sinistra, e col dito grosso fa in questa cinque segnali come punture, cioè una nella cima, l'altra nel mezzo, l'altra nel piede e l'altre nelle bande, e in tanto consacra nella sua lingua, con le proprie nostre parole, e non la lieva; e il medesimo fa nel calice, e non l'alza: dice sopra quello le proprie nostre parole nella sua lingua, e lo copre, e piglia il sacramento del pane nelle mani e lo parte per mezzo, e della parte che resta nella mano sinistra, piglia dalla cima di quella un pochetto, e l'altre mette l'una sopra l'altra.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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