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      E per questo gli abitanti di questa terra e del monasterio son li piú macchiati di questa eresia giudaica che siano in tutta la terra del Prete Ianni, ancora che tutti ne tenghino parte: ma questi piú di tutti gli altri. Io ho visto con li miei occhi cuocere le verze per il sabbato e fare il pane per il sabbato, e il sabbato in questo monasterio non si fa fuoco; la domenica poi fanno tutto quello che bisogna per mangiare. E io venni due volte a questo tascar di Filippo, nel quale mi fecero grande onore; e in quello ammazzano ogni anno molti buoi, e in uno ne viddi ammazzare XXX e nell'altro XXVIII, i quali sono offerti dagli abitanti circonvicini per divozione a questo Filippo: e danno questa carne cruda a tutta la gente che viene al tascar, e non gli danno pane. Li frati non mangiano carne. A me mandavano ogni anno duoi grandi e grossi quarti di carne, con molto pane e vino di mele, il quale similmente i frati non beveno nel monasterio: ma quando son di fuori con noi altri Portoghesi, beveno vino e mangiano carne, se è un solo, ma essendo duoi non lo fanno per paura l'uno dell'altro.
      Questo monasterio, e tutti gli altri che gli son suggetti, tiene un ordine, che non vi entrano donne, né mule, né vacche, né galline, né altro animale che sia del sesso feminino: questo l'ho da loro saputo e anche veduto, perché in quella ora ch'io arrivava un tiro di balestra lontano dal monasterio, mi venivano a prender la mula, senza ch'io potessi arrivare al monasterio, e la mandavano ad una lor possessione detta Giangargaram, dove morí Matteo; e fanno ammazzar le vacche e le galline un pezzo lontano dal monasterio.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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