Pagina (146/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E dissemi che facevano questa processione in onor di Dio, acciò che desse loro delle acque per poter far le lor semenze, che era il mese di gennaio nella loro state. Le campane son di pietra, come nell'altre chiese, e le campanelle mal fatte.
      In questo luogo si fa gran mercato, come nel luogo di Barua, e cosí si fa in tutti li luoghi che son capi di congregazioni ogni settimana un mercato. In questi mercati si usa di cambiare una cosa in un'altra, cioè dare un asino per una vacca, e quello che val manco rifà quello che val piú due o tre misure di formento o di sale. Cambiano però capre per pane, e per pane comprano panni, e per panni mule e vacche; ma sopra tutto trovano quel che vogliono per sale, per incenso, per pevere, per mirra, per perle minute, che son tutte cose molto stimate e avute in prezio, e ne fanno conto come dell'oro e correno per tutti li regni del Prete e di gentili. Per ogni picciola cosa cambiano galline e capponi, e finalmente tutto quel che si vuol comprare, tutto si trova in questo mercato a cambio, che moneta non vi corre: e nel cambiare non fanno troppe parole, ma si accordano presto, cosa che ci faceva maravigliare.
      Li piú grandi negociatori di questi mercati sono preti, frati e monache. Li frati vanno vestiti onestamente con li loro abiti per insino in terra: alcuni portano abiti gialli, di panno di bambagio grosso, e alcuni altri portan pelli di capre, concie come le pelli delle camozze, pur gialle; e cosí le monache portano il medesimo abito, e portano di piú i frati cappe fatte al modo di quelle de' frati di San Domenico, delle medesime pelli o panni gialli, e cosí portano cappelli.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Dio Barua Prete San Domenico