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      L'ordine di questo bando fu in tal modo, che andava avanti uno che portava un panno a guisa di bandiera sopra una zagaglia, e poi uno che andava gridando la guerra contra li Nubiani, i quali dicono essere lontani negli ultimi confini delle lor terre cinque o sei giornate verso la parte dell'Egitto, e confinano con le terre di Camphila e Daffila, come abbiamo detto di sopra, suddite al detto Barnagasso. Questi popoli di Nubia non son mori né giudei né cristiani, ma dicono che furon già cristiani e che per causa de mali ministri perdettero la fede: e cosí son diventati infedeli e senza legge. In questa provincia di Nubia è molto oro fino. E piú mi dissero che non era molto tempo che essi avevano amazzato un figliuolo del Barnagasso, e che per questo egli voleva andare in quelle bande per vendicarsene. E mi fu affermato che in questo paese di Nubia si trova molto oro e fino, e che alli confini di quello vi stanno sempre 400 o 500 uomini a cavallo, valentissimi combattenti, e che la terra loro è molto fertile e abondante di ogni sorte di vittuaglie e d'animali: e non può esser altramente, perché ella è posta sopra ambe le ripe del Nilo, il quale passa per mezzo di quel paese molte miglia. Diceva il bando che in termine di cinque giorni il Barnagasso voleva partire, ma ancora non vi era ordine alcuno di arme, perché in quella terra non ne sono troppe, ma solamente vi erano i cauas, che sono gli uomini d'arme, i quali portano una zagaglia, una targa e un arco con assai freccie; e i grandi portano spada, scimitarra e giacco di maglia, ma non molti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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