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      La differenza che hanno gli abitanti di questo paese da quelli del Barnagasso è che gli uomini portano certe traversine lunghe duoi palmi cinte intorno, e queste sono di panno o di cuoio acconcio, piene di pieghe come son quelle delle donne nostre, le quali essendo in piedi gli copreno le loro vergogne, ma stando a sedere o al vento mostrano ogni cosa. Le donne maritate portan le loro traverse assai piú curte, tal che si vede loro ogni cosa. Le donzelle o l'altre donne non maritate e che non hanno innamorati portano le corone di paternostri (che l'altre donne portano al collo) cinte intorno e sopra la natura, e molte corone piene di timaquetes, che son frutti piccioli tondi di arbori, che fanno strepito a modo de lupini; e quelle che possono aver sonagli o campanelle, le pongono sopra della natura per galanteria. E alcune portano certe pelli di castrone al collo, con le quali si cuoprono solo una banda del corpo e le altre no, perché le portano disciolte, e solamente le hanno legate al collo, con un piè davanti e con uno di dietro: e per ogni picciolo muoversi, si vede da un capo all'altro della persona ciò che l'uomo vuole. Lavansi ogni giorno una fiata, e qualche volta due e tre, e per questo son nettissime. E questo modo di vestire è di gente bassa, perché le donne de' gentiluomini e signori vanno tutte coperte.
      Il cammino che si fa in questo paese del Prete Ianni è questo, che chi viene dal mar Rosso arriva a Barua, e chi viene d'Egitto arriva al Suachen, e subito volta le spalle alla tramontana e si mette a camminare verso mezzogiorno, infino che arriva alle porte dette Badabaxe.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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