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      E questo sale lo cavano di montagne, secondo vien detto, in guisa di quadrelle: la lunghezza di ciascuna pietra è un palmo e mezzo, e la larghezza quattro dita, e al traverso tre dita, e cosí vanno caricate sopra carrette e animali come legne curte. In questo luogo dove si cava questo sale, vi vanno cento e centoventi pietre alla dramma d'oro, la quale, come ho detto, vale a mio giudicio CCC reais, che sono tre quarti di ducato d'oro in oro. Subito che giugne poi in una fiera che è sopra la nostra strada, dove vi è un luogo che si chiama Corcora, una giornata dal luogo dove si cava il sale, vi vanno cinque o sei pietre manco alla dramma: e cosí va diminuendo di fiera in fiera, e quando arriva alla corte vi vanno sei o sette pietre solamente alla dramma, e io ne ho anche visto comprare cinque per una dramma, quando è inverno. Di questo sale si fanno gran baratti, ed è molto caro in la corte. Dicono che, come arriva nel regno di Damute, trovano per tre o quattro pietre un buono schiavo, ed entrando ancora fra terre de schiavi, dicono che trovano un schiavo per una pietra, e quasi per essa a peso d'oro. Trovammo per questo cammino 300 e 400 bestie in compagnia cariche di sale, e alcune altre vote che andavano a pigliarlo, e queste dicevano che erano di gran signori, che mandano a fare ogni anno viaggio per le spese che fanno nella corte, e altre carche de XX e XXX animali, e questi sono di mulattieri. Trovammo anco uomini carichi del detto sale, che lo portano di fiera in fiera, che vale e corre come moneta, e chi lo ha trova a baratto ciò che fa bisogno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Corcora Damute