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      Finalmente ci consigliammo di fermarci in certi campi seminati per star piú sicuri, e quivi legammo le mule insieme, e con le spade nude facemmo tutta notte la guardia.
      Nell'altro giorno dopo mezzodí ci trovammo con l'ambasciadore in un luogo molto populato, lontano da quello dove dormimmo piú di sei miglia: e si dimanda Manadeli, il quale è da mille fuochi, e gli abitatori sono mori, tributarii al Prete Ianni, e fra loro sono da XV in XX case di cristiani, che stanno ivi con le sue mogli e ricevono li tributi. E perché ho detto di sopra che cominciammo a mutar sorte di paese, è da saper che per fino adesso, che sono dui mesi che cominciammo a camminare, sempre è stato di verno, e come entrammo nelle valli fra queste montagne non vi era verno, anzi molto caldo in questo tempo: e il paese si chiama Dobba, e vi era la estate; e questa è una delle terre nominata di sopra, che vi dissi che vi è il verno di febraio, marzo e aprile, contrario all'altre. Il medesimo è anche dal monastero della Visione fino al mare, e in un'altra terra del reame di Barnagasso, chiamata Carna. Queste terre che hanno il verno mutato sono molto basse e sottoposte alle montagne, e la lunghezza di questa può esser da cinque giornate; la larghezza non si sa, perché si entra nel paese de' Mori. Il generale e commune verno è dalla metà di giugno fin alla metà di settembre. Sono in questo paese di Dobba bellissime vacche, e in tanto numero che non vi è conto vero; sono di grande statura, e maggior che si possa trovare.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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