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      E cosí dimanda il tributo che questi Mori gli sono obligati a pagare, e loro, perché non lo pagavano avanti per causa delli matrimonii che facevano con li suoi antecessori, per questo non lo vogliono al presente pagare a costui, e di qui nascono simil guerre.
      Questi Mori di Dobas sono gran valent'uomini, e hanno una legge tra loro, che niuno si possa maritare se non fa fede di aver ammazzati XII cristiani: e per questa causa alcuno non passa questa strada solo, ma in carovana, che loro chiamano negada. E si mette insieme prima una gran compagnia, la qual passa due volte la settimana, perché una parte va e l'altra torna, e non vi è compagnia che non passi mille persone col suo capitano; e queste carovane si partono da due fiere, cioè di Manadeli e Corcora d'Angote. E benché vadino in gran comitiva, nondimeno li Mori gli assaltano, e ammazzano qualche volta molti di loro: e questo io lo so perché a un mio cugino e a un servitore dell'ambasciadore gli accadette passare per questo luogo in carovana, e li Mori assaltorno l'antiguardia e ne amazzorno XII, avanti che gli altri si mettessero in ordine. E questo è un cattivo passo e pericoloso, e di due giornate, e tutto paese e campagna pieno di alberi spinosi, come gran boschi molto alti e spessi: e benché qualche volta vi mettino il fuoco per nettare il cammino, nondimeno non bruciano, anzi pare che, se ben gli tagliano, che piú multiplichino. Da questa strada vicina a questi di Dobas per fino a piè de' monti vi sono sei miglia, e tutta la campagna è piena di questi tali spini; e in quella vedemmo andare infiniti elefanti pascendo, e molti altri animali feroci, come nell'altre montagne.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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