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      La entrata per andare al circuito over chiostro della detta chiesa è di sotto cavata nel sasso ottanta palmi, lavorata artificialmente, di larghezza che vi potriano andare dieci uomini a mano, ed è alta quanto è una lancia, e va montando a poco a poco. Ha questa strada overo entrata quattro buchi di sopra, che danno lume al cammino. E sopra questo monte intorno della chiesa è come un campo, con molte case, dove seminano gli orzi.
      La chiesa di Nostra Donna non è cosí grande come quella di San Salvatore, ma è molto ben lavorata: ha tre navi e quella di mezzo è molto alta, con molti lavori d'intagli di rose sottilmente fatti nel medesimo sasso; ha ciascuna nave cinque colonne, e sopra quelle li suoi archi in volta molto ben legati. Vi è di piú una colonna molto alta nella crosara, sopra la quale si appoggia un baldachino. Ha nel capo di ciascuna nave una cappella col suo altare, cosí come quelle di San Salvatore. È questa chiesa di lunghezza di 93 palmi, e di larghezza sessantatre. Ha di piú questa, avanti delle tre porte principali, che sono della grandezza e fattura di quelle di San Salvatore, quattro colonne quadre dalla parte di fuori, lontane palmi quindici, e quattro altre come attaccate al pariete: e da una all'altra li suoi archi molto ben lavorati, e sopra quelli li suoi baldachini fatti molto alti, che sono come portichi o vero sporti sopra le porte. Sono questi baldachini tutti di un compasso, tanto lunghi come larghi, cioè di quindici palmi. Ha un molto largo e gentil circuito, cosí di dietro come davanti e dalle bande, e la montagna all'intorno è dell'altezza della chiesa.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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