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      Questa montagna è tagliata tutta d'intorno, cioè dalla cima fino al basso, che pare che sia un muro diritto, e a chi guarda in suso pare che il cielo vi sia posato sopra. Ha tre sole entrate o vero porte per le quali vi si può ascendere, e non altre: e di queste io viddi una, in questo modo. Noi venivamo dal mare una fiata per andare alla corte, e ne guidava uno di quelli servidori del Prete che chiamano calacem, il quale non era troppo pratico del paese; e volendo alloggiare in un villaggio, gli abitanti non ne volsero accettare, perché dicevano ch'era d'una sorella del Prete Ianni, e fu forza che andassimo inanti. La notte era cominciata di un gran pezzo, e costui camminava molto forte, e ne sollecitava dicendo che ne menaria in un buono alloggiamento. Io feci che Lopo di Gama, che aveva una buona mula, cavalcasse in vista del detto calacem, e io di lui, e l'ambasciadore e gli altri mi tenevano gli occhi dietro. Ed essendo andati ben tre miglia fuori di strada, verso la montagna di questi figliuoli del Prete, come fummo sentiti per il calpestare de' nostri cavalli, in un momento venne tanta gente di tutte quelle ville che coi sassi n'ebbero quasi ad amazzare, e fu forza che ci partissimo l'uno dall'altro. L'ambasciadore restò adietro, e io andai avanti per non poter fare altramente, verso un luogo dove piovevano sassi da ogni canto: ed era la notte oscurissima, e acciò che non mi sentissero, smontai e diedi la mula a un mio schiavo. La mia ventura volse che un guardiano, uomo da bene, di questa montagna cavalcava vicino a me, il quale mi dimandò chi era: gli dissi un gaxia genus, cioè un forestiero del re.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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