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      Costui, subito fattomi appressare a lui, mi teneva un braccio sopra il capo, dicendomi: «Ate fra, ate fra», cioè «non aver paura», e mi condusse in un orto vicino alla sua casa, dove erano molte legne lunghe appoggiate ad alcuni alberi, sotto li quali mi fece andare perché erano come una capanna, dove parendomi di star sicuro, feci accendere una candela: e immediate cominciarono a piover li sassi, per il che la feci subito spegnere. Questo uomo da bene mi fece poi andare nella sua casa e mi diede molto bene da cena, cioè galline arroste e pane e vino. E la mattina, presomi per mano, mi menò a vedere la strada per la quale si monta, tutta piena di spini terribili e sassi tagliati da ogni canto: e vi era fatta una porta molto alta, la quale tengono serrata, e di dentro vi stanno infinite guardie; e mi disse, se alcuno avesse ardire di entrarvi, subito gli sarieno tagliate le mani e li piedi e cavati gli occhi, e che noi non avevamo colpa di essere venuti cosí appresso a questa porta, ma che doveriano esser puniti quelli che ne avevano guidati. Lopo di Gama, il calacem e io subito ci partimmo, e discendemmo ben tre miglia di sotto sopra una strada e andammo al nostro viaggio, ed era vespero avanti che ritrovassimo l'ambasciadore.
     
     
      Della grandezza di questa montagna e delle guardie che si fanno in quella;
      e in che modo ereditino questi regni di Etiopia.
      Cap. LIX.
     
      Il modo che fanno a mettere li figliuoli delli Preti in questa montagna è questo, che, essendo soliti tutti li Preti Ianni precessori a questo David di avere cinque o sei mogli, e di quelle assai figliuoli, come morivano il primogenito ereditava; altri dicono che ereditava quello che pareva che fusse piú atto e di piú sapere, e altri quello che aveva piú seguito e piú potere.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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