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      In questa parte dove era il nostro cammino vi andammo quasi duoi giorni, che poi la lasciammo, la qual arriva fino al regno di Amara e di Bogamidri, che è sopra il Nilo, il qual regno è molto lontano di quivi. Sopra questa montagna vi sono altre montagne che fanno valli, e vi sono fiumi e fonti infiniti, e campi che gli abitanti coltivano. Vi è anche una valle fra due montagne molto forte, che per modo alcuno non si può uscire di quella, per esser tenuta serrata l'entrata con porte fortissime; e in questa valle, che è molto grande e che ha infinite ville e abitazioni, vi metteno quelli che sono piú prossimi al re, cioè del suo sangue: e poco tempo è che hanno trovato questo modo di metterli in detta valle, parendo lor che stiano sotto miglior custodia. Ma quelli che sono figliuoli de' figliuoli e nepoti, e che già sono come dimenticati, non sono tenuti con tanta guardia: nondimeno con tutto questo generalmente si custodisce intorno questa montagna con grandissime guardie e gran capitani, e la quarta parte delle genti che vengono alla corte sono delli capitani e guardie di questa montagna, i quali alloggiano separati dagli altri, né essi si approssimano ad alcuno né altri a loro, percioché non vogliono che alcuno sappia li secreti della detta montagna. E quando arrivano alla porta del Prete, immediate gli manda la sua parola, e ciascuna persona si tira adietro, e tutti gli altri negozii cessano, quando si parla in questo.
     
     
      Di uno castigo che fu dato a un frate e ad alcune guardie, per una ambasciata che portorno al Prete di questi serrati in la montagna; e come fuggí un fratello del Prete Ianni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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