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      Di questi laghi n'abbiamo veduti molti in questi paesi, ma questo è il maggiore di tutti quelli che io abbia veduto. Il paese è molto bello e fruttifero.
      Di qui camminammo ben 16 miglia per una terra molto ben seminata di miglio e tutta piena di fontane. Al fine della giornata, essendo noi stracchi, il frate ne volse menare sopra un monte ad alloggiare, e noi non volemmo e restammo nella strada a dormire. E il dí dietro, che fu alli 23 di settembre, ce ne andammo a un luogo che si chiama Azzel, il quale è posto sopra un piccolo colle fra duoi fiumi: e tutta la campagna si vedeva seminata di formento, miglio e d'ogni altra sorte di legumi, ed è luogo nel quale si fa una gran fiera. Oltra uno di questi fiumi vi è un luogo di Mori, ricco e di gran traffico, come di schiavi, panni di seta e di tutte le altre sorti di mercanzie, sí come è il luogo di Manadeli, nelli confini di Tigremahon: questi Mori pagano gran tributi al Prete. Quivi è gran conversazione di cristiani con li Mori, perché gli portano l'acqua, gli lavano li lor panni, e tutto il giorno le femine cristiane praticano in questo luogo de Mori, della qual cosa ne pensammo male. Stemmo il sabbato e la domenica a piè di questo luogo, dove tutta la notte li nostri combatterono con le lancie contra le tigri che volevano levarne le mule, e non si dormí punto.
      Il giorno seguente camminammo per una terra piana molto abitata e molto seminata per ispazio di sei miglia; dapoi montammo sopra una montagna ben alta, senza sasso alcuno né bosco, ma era tutta lavorata e seminata, e ci riposammo a mezzogiorno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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