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      E vien detto che queste valli vanno fino al Nilo, il quale è molto lontano di quivi verso la parte di ponente: noi sapemmo bene ch'elle arrivano fino alle terre de' Mori, dove non sono cosí aspre e selvatiche. Nel piano o fondo di quelle vi sono grandi abitazioni e luoghi coltivati, e si vede un numero infinito di simie grandi, pelose dal petto avanti come leoni.
     
     
      Come arrivammo ad alcune porte e passi profondi e travagliosi da camminare, e passammo dette porte, dove comincia il regno di Xoa.
      Cap. LXV.
     
      Il primo giorno di ottobre del 1520 noi andammo per terra piana sempre al luogo di queste valli, dove trovammo laghetti con fontane infinite per ispazio di 12 miglia, e andammo a dormire a un luogo dove avevamo da traversar queste bassure. Il terzo giorno d'ottobre, camminato che avemmo da due miglia, arrivammo ad alcune porte sopra una rocca o sasso tagliato che divideva due valli, una a banda destra, l'altra alla sinistra: ed era tanta strettezza appresso queste porte, che per la strada a mala pena poteva passar un carro sopra quelli piccoli sporti che faceva il monte. E serrano dove queste porte si stringono da valle a valle, e uscendo dalla porta si dismonta quanto è l'altezza d'una lancia lunga, per una strada stretta fatta in spigolo nel mezzo, che non si può andar né a piede né a cavallo: e tanto è ratto e a pico questo cammino che l'uomo non può descender se non va in quattro, e si cognosce essere stato fatto artificiosamente per sicurtà di questo passo. E uscendo di questa strettezza si cammina ancora per un pezzo di strada fatta pur in spigolo di sei palmi, e da una parte e dall'altra sono i precipizii grandissimi: e s'io non avessi visto passar le nostre mule e genti, averia giurato che le capre non vi averiano potuto passare; e cosí facemmo andar le mule avanti come perse, e noi vi andammo dietro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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