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      Dimandò poi chi aveva insegnato a' Turchi a far bombarde; gli fu risposto come di sopra, cioè che li Turchi erano uomini e tenevano ingegno e saper d'uomini in tutta perfezione, salvo che nella fede. Dipoi mandò a dire se fosse alcuno nella nostra compagnia che sapesse giocar di spada e di brocchiero, che averia piacer di vedergli giocare. L'ambasciadore ordinò a Giorgio di Breu insieme con un altro valente che giocasse, li quali fecero molto bene, come si può sperare da uomini esercitati e allevati in guerra e arme: e il Prete li poteva molto ben vedere da dietro delle cortine, e n'ebbe piacer grande, come ne fu detto.
      Come ebbero finito, l'ambasciador mandò a dire al Prete Ianni che gli piacesse udire e intendere quanto gli mandava a dire il capitan maggiore del re di Portogallo, e che l'espedisse per andar a ritrovar l'armata nel tempo della sua venuta, per non fare spesa senza utile alcuno. Venne risposta che pur ora ora eravamo arrivati, e non avevamo visto un terzo delle sue terre e signorie, e che ci dessimo piacere perché, come venisse il capitan maggiore a Mazua, esso gli mandaria a parlare, e che poi noi partissimo; e che, s'el detto capitan facesse una fortezza in Mazua o in Suachen o in Zeila, ch'egli la terria fornita di continuo di tutte le vettovaglie necessarie: e conciosiacosaché i Turchi siano molti e noi pochi, quando si avesse una simil fortezza nel mar Rosso, si potria disegnar molto bene il cammino per onde si dovesse andar con esercito in Gierusalem e nella Terra Santa.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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