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      A questo gli fu risposto che non vi era difficultà alcuna di pigliar Zeila, né tutti gli altri luoghi che sua Altezza comandasse, perciò che dove la potenzia del re di Portogallo si approssimava, tutti fuggivano e non aspettavano anche l'ombra delle navi, ma che Zeila era fuori dello stretto e Maczua e Suachen erano dentro, e che, fatte le fortezze in questi tre luoghi, si conquistariano facilmente il Zidem e la Mecca e ciascuno altro luogo fino al Cairo, e si proibiria la navigazion delli Turchi che stanno in Zebit. Queste parole furno molto grate al Prete e gli piacquero grandemente, e tornò a replicare che egli si obligaria a dar tutte le vettovaglie, oro e gente per far questa spesa e per l'armata, e pur che trovasse il modo di aprire qualche strada per congiungersi con li principi cristiani, esso non sparagneria tutto quello che avesse al mondo. L'ambasciadore gli disse che sua Altezza nominasse dove e da chi si averiano queste vettovaglie; rispose che egli ordineria che da tutti i suoi regni circonvicini gli fussero date, e che desidereria che esso ambasciadore restasse capitano in una di queste fortezze. Gli fu risposto che, fatta la fortezza, saria posto immediate un capitano in ciascuna, e che, se sua Altezza l'avesse per bene, esso domandaria al capitan maggiore che gli facesse grazia di uno di tal luoghi. E sopra questa pratica di pigliar e far queste fortezze noi consumammo un gran tempo con estremo piacere del Prete, qual mostrava non aver maggior desiderio di questo, e non poteva saziarsi di parlarne.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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