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      Della qual cosa accortisi quelli che gli portavano, corsero a dirlo al Prete, il qual subito mi fece chiamare a sé e, stando alla porta del padiglione con li franchi soliti stare alla corte, volse che di nuovo in lor presenzia mi fussero mostrati, facendomi dire che io gli guardassi bene e ch'io dicessi ciò che mi pareva. Io gli risposi ch'erano bellissimi e che mai in India, dove ne usano molti quelli re, non ne aveva veduto né de piú belli né de piú ricchi. Ordinò poi che da una banda fussero appoggiati in terra al dirimpetto del sole, tal che facessero ombra a guisa d'un padiglione, e che mi dicessero che quando egli andava per viaggio e si voleva riposare insieme con la regina sua moglie, che si ponevano all'ombra d'uno di quelli, e quivi mangiava e dormiva e faceva ciò che gli era bisogno. Gli feci rispondere che veramente detti cappelli erano tali, e di ricchezza e di grandezza, che sua Maestà poteva fare quanto ella diceva. Subito venne un'altra dimanda, se il re di Portogallo aveva simili cappelli. Risposi che il re di Portogallo non aveva simili cappelli da fargli star ritti, ma della sorte ch'io portava in capo, fatti di broccato, di velluto o di raso o di altra seta, con li cordoni e orli d'oro e secondo che gli piaceva; e camminando per viaggio e volendo riposare, aveva molti palazzi e case con giardini, all'ombra dei quali si poteva riposare con molta commodità, e che gli scusavano per cappelli, ma che li detti cappelli dimostravano piú presto grandezza di stato che necessità di far ombra.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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