Pagina (323/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il Prete ne mandò a dire che, se noi fussimo venuti nel tempo delli re passati, non ne averiano fatto alcuno onore, come egli ne aveva fatto, non avendogli portato cosa alcuna di prezio. L'ambasciadore gli rispose che piú presto nelle sue terre gli erano stati fatti molti torti e ingiurie e rubbatogli quanto che avevano portato seco, e che non gli restava se non le vesti solo di dosso, e che, se noi morissimo in questi paesi, noi andaremmo tutti in paradiso come martiri, per gli assalti che ne erano stati fatti per tre o quattro volte, che ci avevano voluto ammazzare; e che di tutto avevamo pazienza per amor di Dio e del re di Portogallo, e che altro onore era stato fatto per il detto re a Matteo, per dir ch'egli era ambasciador di sua Altezza, e nondimeno non se gli dimandava altro se non di essere espediti, per andar a dar conto a quelli che n'avevano mandati; e che li Portoghesi non son soliti dir mai bugia, ma di fare e parlar sempre puramente. A questo venne risposta che né l'ambasciadore né li Portoghesi mentivano, ma che Matteo fu bugiardo, e che ben aveva inteso l'onore che gli era stato fatto e dal re e da li suoi capitani come egli giunse; e che noi non avessimo fastidio, che presto saremmo espediti secondo il desiderio nostro, e che noi ce n'andassimo in buon'ora a desinare.
     
     
      Come il Prete ordinò all'ambasciadore e alli franchi che ne andassero a vedere il suo battesimo, e che io fussi a parlargli sopra detto battesimo, e nel modo come ei fu fatto; e come poi fece notar li Portoghesi e gli dette da mangiare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Prete Dio Portogallo Matteo Altezza Portoghesi Portoghesi Matteo Prete Portoghesi