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      Gli risposi che per quelli che non credevano bene basteria l'insegnare e pregar Dio per loro, e se questo non facesse frutto, abbruciarli come eretici, perché cosí dice Cristo: «Qui crediderit et baptizatus fuerit salvus erit, qui vero non crediderit condemnabitur». E per quelli i quali, dapoi che avevano rinegato, conoscendo l'error loro dimandavano misericordia, che l'abuna gli assolveria, dandogli la penitenza per salute delle lor anime, avendo sopra questo il potere; se non, si mandasse a Roma, dove sono tutti i poteri. E quelli che non si pentivano, possendogli pigliare, si dovessero abbruciare, secondo che si usa nella Franchia, nella chiesa di Roma. E sopra questo venne risposta che gli pareva bene, e che suo avolo ordinò questo battesimo per consiglio di grand'uomini dotti, accioché non si perdessero tante anime, qual si usa fino al presente; dimandandomi se il papa concederia all'abuna ch'egli avesse questo potere, e quanto gli costaria, e in quanto tempo vi si potria andare e tornare. Io gli risposi che il papa non desiderava altro che la salute delle anime, e che averia gratissimo di conceder all'abuna tai poteri, e che non vi andava altra spesa se non del viaggio, che non saria molta, e della scrittura delle lettere, e che si potria andare e tornare per la via di Portogallo in tre anni, e anco per la via del mar Rosso ed Egitto, la quale io non sapeva. E sopra questo non mi venne risposta, se non che io andassi alla buon'ora a dir messa; e io dissi che non era ora di dir messa, essendo passato mezzogiorno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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