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      Come fui con uno interprete a visitar l'abuna Marco, e come fui dimandato della circoncisione; e come detto abuna Marco dà tutti gli ordini della chiesa.
      Cap. XCVI.
     
      Nel seguente giorno, dopo 'l battesimo, io fui a visitar l'abuna, al qual ancora io non avevo parlato, né visto se non nel battesimo, morto tutto di freddo, dove non gli potei parlare. Ebbe grandissimo piacer della mia visitazione, e non mi volse dar la mano per baciargliela, anzi si voleva gittar in terra per baciarmi li piedi. E noi essendo a sedere sopra una lettiera, il principio del parlar suo fu che egli dava grandissime grazie a Dio dell'averne congiunti insieme, e che aveva avuto gran piacere essendogli stato detto quello che tante volte io avevo parlato, e massime del battesimo al Prete Ianni, avendogli detto la verità cosí liberamente in sua presenzia, la quale a esso abuna non voleva credere per esser solo di quella oppenione, e che s'egli avesse un compagno o due che l'aiutassero a dir la verità, che levaria il Prete da molte cose e molti errori nelli quali egli era con tutto il suo popolo. E parlandosi sopra questa materia, sopragionse un prete bianco, figliuolo di un gibete, cioè d'un uomo bianco, nato in questa terra, e mi domandò perché noi non eravamo circoncisi, poi che Cristo fu circonciso. Io gli risposi che era vero che Cristo fu circonciso, e che egli cosí volse per adempir la legge che in quel tempo si usava, per non esser avanti tempo accusato come rompitor della legge, ma che subito ordinò che cessasse la circoncisione.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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