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      E quivi ci fecero intendere come il Prete era restato molto scontento per non aver voluto fare l'ambasciadore pace con Giorgio di Breu, e però quello che fin a ora non era stato fatto pregava sua Altezza che si facesse, e che fussero amici e non andassero separati avanti il gran capitano, perché pareria cosa molto brutta, e cosí gli altri che avevano fatto quistione nel cammino si pacificassero. Noi subito ci affaticammo di rappacificargli l'uno con l'altro, e facemmo far pace all'ambasciadore con Giorgio di Breu, e li detti gentiluomini diedero a ciascuno di noi una mula che 'l Prete ne mandava, dicendo che venivano per presentarne al capitano maggiore e avisarlo da parte del Prete Ianni, conciosiacosaché Barnagasso, signore di quel paese, era restato in corte.
      Fatte queste paci, pur con l'aiuto di Iddio, e avendone date le mule, camminammo tutti uniti fino a Barua, dove dimorammo fino che passò il tempo della mozione del mare, dopo la quale avevano da venir a levarne. Passato il qual tempo, all'ambasciadore parve di non voler mandar piú da mangiare a Giorgio di Breu né a quelli che stavano con lui, e avendo un giorno Giorgio mandato a dimandar da mangiare per Giovan Fernandez, che fu quello che ferí il fattore, lo voleva far battere se immediate non fuggiva. Per la qual cosa Giorgio mi parlò in una chiesa, dove mi disse che io facessi intendere all'ambasciadore che dovesse mandare da mangiare a lui e a tutti quelli che con lui erano, altramente che se ne torrebbe per forza.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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