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      Il venere santo, a ora di mezzogiorno, acconciano le chiese secondo la loro possibilità e ricchezze, perché ve ne sono alcune che si parano tutte di broccatelli e cremesini, e principalmente adornano la porta principale, perché ivi è stanza di tutte le genti. E pongono un crocifisso sopra li panni, fatto di carta a stampa, e sopra di quello una picciola cortina che lo cuopre, e cantano tutta la notte e tutto il giorno, leggendo la Passione: la quale finita, lo scopreno, e immediate tutti si gittano in terra, dandosi con bacchette l'uno all'altro, e ceffate e pugni con gran furia, percotendosi il capo l'uno coll'altro e anco nel muro, e piangono cosí acerbamente che si moveria un cuore di sasso a lagrimar per divozione. Dura questo pianto ben due ore. Poi a ciascuna delle porte del circuito, che sono tre, che vanno al cimiterio, se ne vanno duoi preti, e stanno per ciascuna uno da una banda e l'altro dall'altra con una frusta picciola, che ha cinque coreggie grosse, e tutti quelli che erano avanti la porta principale escono per una di queste tre porte spogliati dalla cintura in suso, e passando si abbassano, e questi con le fruste non fanno altro che battergli piú che ponno, fin che stanno fermi. Alcuni passano e ne hanno poche, altri si fermano e ne hanno molte; ma li vecchi e vecchie vi stanno mezza ora, infin che gli corre il sangue. E cosí dormono nel circuito della chiesa, e come è mezzanotte cominciano li lor canti, che durano fino a ora di vespero: e allora cominciano la messa e communicano tutti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Passione