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      Era anche sopra questo fiume una molto forte villa, che dalla banda verso il fiume era tagliata nel sasso alto, e dalla parte di terra era cavata una fossa d'altezza di XV braccia e sei di larghezza, e da amendue le parti andava a dare con le teste nel fiume: e dentro in questa cava intorno intorno erano cavate case come le sopradette, ma nel mezzo del circuito, che era come campo, erano case fatte di muro piccole con li lor coperti, dove ora dimorano cristiani, e anche vi è una buona chiesa. La entrata di questa villa è sotto terra, cavata in questa pietra di tufo, tutta fatta in volta, dove non pare che possa entrare né mula né vacca, e nondimeno vi entrano.
      Un poco lontano da questa villa, andando su per lo fiume, vi è una gran rocca intagliata da capo a piè, e nella sommità di quella è campagna, ed è quasi nel mezzo di questa rocca un monastero di Nostra Donna, e quivi dicono ch'era il palazzo del re di questa terra di Gorages. Questo monte o rocca è volto con la faccia verso levante, e si monta a questo monastero con una scala di legno da levare e porre, perché la levano ogni notte per paura di questi popoli gorages, quando ivi non si trova la corte. Dipoi si ascende per una scala di pietra, e a man sinistra si trova un corridore avanti con XV celle di frati, le quali tutte hanno finestre sopra il fiume molto alte, e vi sono dipoi le lor dispense, refettorio e camere da salvare le lor biade. E voltando sopra la man destra, camminando per una strada scura, vien l'uomo a trovare una gran chiarezza, dove è la porta principale della chiesa, la quale non è fatta del medesimo sasso, ma pare che anticamente vi fusse una gran sala, e ora è fatta a modo di chiesa, con li suoi muretti atorno, molto chiara e spaziosa, perché ha molte finestre sopra il fiume: in questo luogo vi vanno alcuni pochi frati.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Nostra Donna Gorages