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      Le altre io non potei vedere, perché d'intorno non vi lasciano passare alcuno. Questo so ben io, che in tutte le parti ch'egli alloggia fanno XII porte, tra le quali ve n'è una che serve alli paggi di cucina, perché questo io viddi stando da lungi, come detti paggi portavano le vivande. Le qual porte si fanno, come ho detto, quando le tende sono serrate di siepe: ma non essendo serrate, vi sono solamente le cortine.
      Di dietro a queste tende per un tratto di balestra e piú sono poste le cucine e le tende delli cuochi, partite in due parti, cioè cuochi da man destra e cuochi da man sinistra. E quando da queste cucine sono portate le vivande, fanno in questo modo, secondo ch'io viddi in una terra che si chiama Orgabeia, nel regno di Xoa, ritrovandomi sopra alcune colline vicine alle cucine, perché nelle altre parti le tende sono poste nel piano, che non si può vedere. Veniva un baldacchino di ormesino, secondo che pareva, rosso e azurro, di sei pezze integre lunghe insieme cucite, e questo baldacchino portavano in cima a certe canne, che in quella terra sono molto buone, forti e lunghe, e di sorte che ne fanno aste da lancia. Sotto questo baldacchino venivano i paggi, che portavano le vivande in alcuni piatti di legno molto grandi, che chiamano ganete, ch'erano fatti a modo di piadene di legno piane nelle quali si netta il grano, con l'orlo alto due dita, ma sono maggiori: e in ciascuna erano poste molte scodelline di terra nera, nelle quali erano poste le vivande di galline, tortore e altri uccelletti, e di molti frutti e mangiari bianchi, che sono la maggior parte di latte che di altre cose; vi erano ancora pignattelle nere come le scodelle, con altre vivande e minestre di diverse sorti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Orgabeia Xoa