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      E quando arrivano appresso la corte, con gran trionfo, si fermano almanco tre miglia lontani dalla corte, dove stanno molte volte uno e due mesi senza moversi di là, che paiono come dimenticati, fin che piace al Prete: non lasciano però in questo tempo che essi stiano cosí dimenticati, d'entrare nella corte e di parlar con altri signori, non con trionfo né vestiti, ma con due o tre uomini e ignudi dalla cintura in suso, e con una pelle di castrato sopra le spalle: e cosí vanno e tornano alle lor tende, fin che hanno licenzia d'entrare. La qual avuta, fanno la lor entrata con gran trionfo di suoni e di tamburi, e vanno a mettersi nel lor luogo, che già per avanti a ciascuno è ordinato; e alloggiato che è, ancora non va fuori di casa vestito come fece nell'entrata, ma va ignudo sí come ho detto, posto che nella sua entrata venisse vestito di pompa, e in questo tempo dicono tutti universalmente: «Ancora il tale non sta nella grazia del signore, perché va spogliato». E se egli ha alcuna parola dal Prete, subito esce vestito, e allora il popolo dice: «Il tale è già nella grazia del signore», e si divulga la causa perché egli è stato chiamato. Alcune volte e la maggior parte ritornano alle lor signorie, e anche no, e se ritornano sono spacciati immediate; se anche sono tolto loro, gli fanno stare cinque, sei e sette anni senza uscire della corte, della quale non possono uscire senza licenza: e sono molto ubidienti e molto temono il lor re. E quanto avanti solevano essere accompagnati, e tanto allora si veggono abandonati, e cavalcano sopra una mula con duoi o tre uomini seco, perché gli altri che solevano accompagnarli erano delle signorie che gli levorno, e si sono accostati al signor nuovo: e questo vedevamo accadere tutto il giorno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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