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      Per questo do infinite grazie a Dio e vo predicando sempre la somma potenzia sua, sperando che i figliuoli di quei popoli che verranno sotto l'imperio tuo, senza dubbio alcuno abbino a riconoscere la fede di Cristo: e per questo lo ringrazio, e ho speranza che i vostri figliuoli e io e voi lungamente ci rallegraremo di questi felici successi. E voi dovereste tuttavia fare voti a Dio ch'esso ne conceda l'acquistar il santo Sepolcro, il qual ora è in potestà de' nostri nemici, cioè Mori, gentili ed eretici: se questo farai, il tuo capo sarà d'ogni laude dignissimo.
      Ma lasciando star questo, tu dei sapere che del numero de' miei ambasciadori che con Matteo venivano tre ne sono mancati, e il vostro capitano, venuto che fu a Mazua, si abboccò col re di Barnagasso soggetto all'imperio mio, il qual subito mi mandò ambasciadori e presenti gratissimi: ma il nome vostro sopra ogni gemma e cara gioia mi parve prezioso. Ma lasciando stare queste cose da canto, consultiamo come si possino assalire e prendere le terre degl'infedeli. Io per parte mia darò mille volte centomila dramme d'oro e altretanti uomini da combattere, e piú darò legname, ferro, rame, per fare e mettere ad ordine l'armata, e infinita vettovaglia: amichevolmente converremo insieme, e perché non è di mia usanza, né alla dignità mia s'appartiene, di mandare ambasciadori che addimandino pace, e tu prima da me sicuramente la cercasti, a verificazione delle parole di Cristo: «Beati sono quei piedi che ci arrecano la pace», per questo io sono in ciò pronto, secondo l'usanza degli apostoli, i quali erano d'un medesimo animo e core.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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