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      Nel nome di Dio Spirito Santo, Dio vivo, il qual procede da Dio Padre. Queste lettere mando io re, il cui nome riveriscono i leoni, e per la grazia di Dio mi chiamo Atani Tingil, cioè incenso della Vergine, figliuolo del re David, figlio di Salamone, figlio del re di mano di Maria, figlio di Nau per carnale successione, figlio de' santi Pietro e Paulo per grazia. Pace sia teco, o giusto signore, padre santo, possente, puro, consecrato, il qual sei capo di tutti i pontefici e nessun temi, non essendo nessuno che maladire ti possa, il qual sei vigilantissimo governatore sopra l'anime e amico de' peregrinanti, consecrato maestro e predicator della fede, e capital nemico di quelle cose che offendano la conscienza, amator degli ottimi costumi, uomo santo, da tutti laudato e benedetto.
      O felice santo padre, io con gran riverenza ti obbedisco, essendo tu padre del tutto e meritando tutti i beni: e cosí è il dovere, che tutti, dopo Iddio, a te rendino obbedienza, sí come comandano i santi apostoli. Questo veramente è detto di voi, ed essi ancora cosí comandano, che portiamo riverenza a' vescovi, arcivescovi e prelati, similmente che ti debbiamo amare in luogo di padre e riverire in luogo di re, e averti fede come a Dio. Per tanto io, umilmente a terra con le ginocchia chine, ti dico, santo padre, col core tutto sincero e puro, che tu sei mio padre e io sono figliuolo. O padre santo potentissimo, perché non hai mandato mai alcuno qui a noi, acciò che tu potessi intendere piú certamente della vita e del mio bene stare, essendo tu il pastore e io la pecora tua? percioché il buon pastor non si dismentica mai del gregge suo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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