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      E accioché Vostra Eccellenza intenda quelle cose che mi fanno dubitare, mi sforzerò col piccolo e debile ingegno meglio che saperò di esprimerle. E per tanto dico che, per lo scriver del viaggio di questo uomo e per il titolo che si legge nelle lettere del Prete Ianni, il fiume del Nilo nasce nel regno di Goiame da due grandissimi laghi che assomigliano a mari, i quali non bisogna dubitare che non siano oltra la linea dell'equinoziale verso l'Antartico, sí per li termini che di detto regno vengono descritti dal prefato don Francesco, come per la oppenione di Tolomeo, che gli mette in gradi sei australi, e quivi il detto fiume, passando sotto la linea, e dopo le due cataratte maggiori e minori, che sono cadute che fa il fiume di alcuni luoghi alti, si sparge per campagne, dove perde l'alveo, e di nuovo poi ritornato in sé, fatti alcuni rivolgimenti, passa il tropico di Cancro e se ne viene diritto alla città del Cairo, sboccando nel mar nostro Mediterraneo. E non è fiume alcuno di quelli de' quai abbiamo notizia in questo nostro abitabile che corra cosí lungamente e per tanto paese sotto il corso del sole come fa questo.
     
     
     
      Dubitazion sopra il crescer del Nilo, e che fra li tropici non si vede mai neve.
     
      Ora dei fonti del Nilo non accade dirne altro, avendosene al presente tanta notizia. Ma ritornando alla escrescenza del fiume che si causa dalle pioggie, dico che 'l corpo del sole, sí come Vostra Eccellenza sa molto meglio di me, è sempre quel medesimo, col suo splendore puro e semplice, né si può mai in quello imaginarsi alterazione alcuna di caldo o di freddo, vada pur dalli solstizii alli equinozii o dalli equinozii alli solstizii, cosí verso il nostro polo come verso l'opposito, che sempre da quello non può venir altro che lume semplice; ma il caldo, il freddo, le nebbie, le pioggie, i tuoni che si fanno qui da noi, sono accidenti che fa il ripercuoter di questo lume sopra diverse parti della terra, come saria a dire in luoghi piani, diserti, aridi, bagnati, sopra monti over valli, paludi over mari, dove secondo la varia ripercussione di questo lume si causano varii e diversi effetti, li quali sono maggiori e minori secondo la longhezza over brevità del tempo che 'l sol dimora sopra le dette parti, e anco secondo che li raggi di quello battono diretti e perpendiculari, obliqui over lontani.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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