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      Ma a noi verissima pare esser quella ragione che si allontana dalle fizioni. E non voglio restar di dire che Erodoto, scrivendo li confini della Libia, che è dalla parte orientale del fiume, e quelli che sono dalla parte occidentale, attribuisce la certa cognizione del detto fiume alli popoli detti Nasamoni, e dice che, avendo principio da una certa palude, corre per la region di Etiopia, che è inesplicabile e infinita. Non però per questo né a questi popoli di Libia che dicono cosí, ancor che parlino secondo la verità, né allo istorico debbiamo attendere, quando le lor parole sono senza dimostrazione o ragione alcuna.
      Dapoi adunque che abbiamo e delli fonti e del corso del Nilo parlato, ci sforzeremo di render le cause del crescimento di quello. Talete, che fu annumerato fra li sette savii della Grecia, dice che, soffiando li venti di ponente che son chiamati etesie, il corso del Nilo è ribattuto all'insú dal mare, e per questo gonfiandosi le acque del fiume, ne segue la inondazione sopra tutto il paese dello Egitto, che è piano e basso. E ancora che questa ragion paia contener in sé qualche dimostrazione, nondimeno facilmente si può convincer per falsa, conciosiacosaché, se questo fusse vero, tutti i fiumi che avessero le lor bocche opposite al soffiar delle dette etesie si gonfieriano col medesimo crescimento: il che vedendosi non accader in alcuna parte del mondo, è bisogno d'investigar un'altra causa, che sia piú vera, di questa inondazione.
      Anassagora fisico disse che le nevi che si liquefanno nella Etiopia son causa di questo crescimento, la qual cosa par che Euripide poeta suo discepolo sentisse, quando dice:


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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